In the implementation of the Global Action Plan on Antimicrobial Resistance (AMR), WHO has selected the University of Verona, under the leadership of Prof. Evelina Tacconelli, to update the 2017 WHO bacterial priority pathogens list (BPPL) for research and development (R&D) of new antibacterial treatments.
The first bacterial priority pathogens list (WHO BPPL) was developed in 2017, in collaboration with Prof. Tacconelli who was affiliated to the University of Tübingen at the time, to guide investments in R&D of new antibiotics. The list highlighted 8 bacterial pathogens as well as tuberculosis (TB). The antibiotic-resistant bacteria in the priority list were classified into three tiers: critical, high, and medium. Since its launch the WHO BPPL has shaped the antibacterial R&D landscape heavily influencing public and private investors and funders of R&D. Furthermore, the BPPL has also emerged as a tool for raising AMR awareness, informing infection prevention and control and antimicrobial stewardship interventions.
Prof. Tacconelli ’s research group will work closely with WHO Advisory Group for the ranking of each of the bacterial pathogens against the defined criteria. This group is composed of high level experts representing 22 countries from the European, African, the Americas, South East Asia, Western Pacific Regions.
The update will consider new evidence, shifting priorities and lesson learned since the first list. The end goal after the 12-month project period is to ensure that WHO BPPL will continue to inform R&D, based on identified public health priorities.
L'Università degli Studi di Verona guida l'aggiornamento della lista dei batteri più pericolosi per la salute umana per l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Nell'attuazione del Piano d’Azione Globale sulla Resistenza Antimicrobica, l'OMS ha selezionato l'Università di Verona, sotto la supervisione della Professoressa Evelina Tacconelli, per aggiornare la lista dei batteri più pericolosi per la salute umana.
La prima lista dei batteri più pericolosi è stata sviluppata nel 2017, con il gruppo di scienziati che la Prof.ssa Tacconelli coordina presso l'Università di Tubinga in Germania. La lista, pubblicata sulla prestigiosa rivista Lancet Infectious Disease, è stata uno dei documenti più rilevanti pubblicati recentemente dall’OMS ed è stata usata per definire quali nuovi antibiotici dovessero essere prodotti con urgenza a livello mondiale. In Italia dal 2017 otto nuovi antibiotici sono stati approvati dall’ AIFA.
I batteri resistenti agli antibiotici nella lista prioritaria sono stati suddivisi in tre categorie: critica, alta e media. Sin dal suo lancio, la lista ha influenzato pesantemente gli investitori pubblici e privati ed i finanziatori della ricerca sui nuovi antibiotici. Inoltre, la lista dell’OMS ha anche lo scopo di aumentare la consapevolezza sulla resistenza agli antibiotici nella popolazione e sensibilizzare sulla prevenzione ed il controllo delle infezioni e gli interventi di gestione antimicrobica.
Il gruppo di ricerca dell’università di Verona lavorerà a stretto contatto con il comitato consultivo dell'OMS per la classificazione di ciascuno dei patogeni batterici rispetto a criteri clinici ed epidemiologici predefiniti.
Questo comitato è composto da esperti di alto livello che rappresentano 22 Paesi delle regioni europee, africane, delle Americhe, del Sud-est asiatico e del Pacifico occidentale.
L'aggiornamento della lista includerà nuove evidenze scientifiche e dati da tutto il mondo. L'obiettivo finale, in 12 mesi, è garantire che l'OMS continui a supportare lo sviluppo di nuovi farmaci sulla base anche delle priorità di salute pubblica identificate per ridurre la mortalità causata dalle infezioni resistenti agli antibiotici.
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